Cogenerazione, Italia all’avanguardia per l’efficienza energetica | IDEAA IT

Cogenerazione, Italia all’avanguardia per l’efficienza energetica


Partito il nuovo progetto Code2 per sviluppare la produzione simultanea di calore ed elettricità nell’Ue

MILANO – Un modello unico di efficienza energetica per i Paesi comunitari. È questa la strada intrapresa dall’Unione europea per la cogenerazione: tecnologia che permette di ottenere in maniera combinata e ad alta efficienza calore ed energia elettrica. Un cammino reso possibile dal nuovo progetto europeo Code2, sviluppato per valorizzarne il potenziale.
CODE2 – Un programma articolato che, nei prossimi 30 mesi, occuperà i Paesi Ue a tracciare le road map nazionali, quantificando numeri e risultati della cogenerazione. Cercando di impostare regole comuni che permettano a tutti gli Stati membri di raggiungere gli obiettivi, energetici e climatici, prefissati dal Trattato 20-20-20 (entro il 2020 produrre il 20% di energia con le rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica del 20% e ridurre le emissioni di gas serra del 20%). A fare il punto per l’Italia, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (Fast), che lavorerà a stretto contatto con gli operatori del settore. Un mondo, quello imprenditoriale della cogenerazione in Italia che, per capacità e risultati, ha molto da insegnare. Parecchi, infatti, gli esempi di successo. Come centrali per la trigenerazione targate tricolore, trasportate pezzo a pezzo via nave verso la Russia, e leader di settore che stanno investendo per allargare ulteriormente il proprio modello di business.

MAPPA NAZIONALE – A caratterizzare il quadro del Paese, l’enorme potenziale ancora da sviluppare. «In Italia», spiega Alberto Pieri, segretario della Fast, «gli impianti di cogenerazione si aggirano sui 10 mila MW, mentre il vero potenziale risulta circa il doppio. Per ora, infatti, grazie a questa tecnologia risparmiamo circa 4 milioni di tonnellate di combustibile. Quindi, se viaggiassimo a pieno regime, si potrebbe pensare di eliminare 7 milioni tonnellate di greggio. Per questo motivo è necessario fare un’analisi, sia sul piano europeo che su quello italiano, della situazione normativa e di mercato della cogenerazione. Anche perché in Europa, per quello che riguarda l’energia elettrica e la termica, esistono problematicità comuni che richiedono una presa di coscienza da parte delle autorità nazionali e comunitarie».

UNA STRADA COMUNE – A breve, l’Europa adotterà la nuova direttiva sull’efficienza energetica che include anche la cogenerazione e un nuovo quadro giuridico per regolamentarne la gestione. «I singoli Stati», conclude Pieri, «stanno ottenendo risultati molto diversi sulla cogenerazione. E la mancanza di norme univoche rende più difficile monitorare lo stato generale e comparare i dati nazionali. Se l’Europa vuole più cogenerazione è necessario darsi un modello unico di business che tenga conto della domanda di calore e di elettricità. E di come i due ambiti interagiscano tra di loro nell’ottica di creare un modello economico globale».

L’ITALIA TRIGENERA LA RUSSIA – Nell’attesa di un sistema Europa uguale per tutti gli stati, tuttavia, i traguardi raggiunti dall’Italia nella cogenerazione continuano a salire. Tra gli ultimi, quello raggiunto dal gruppo Ibt che è stato chiamato in Russia per realizzare nella regione di Mosca una centrale di trigenerazione da 6 MWe. «Questo impianto ad alta efficienza energetica», spiega Ilario Vigani, presidente di Ibt Group, «è il primo del suo genere in questa regione. Il suo compito sarà quello di fornire energia verde a un complesso residenziale di lusso a Shyolkovo, a 14 km dalla capitale. La struttura ospiterà turbine a gas di forma circolare mai realizzate prima e la sua struttura architettonica è stata pensata per integrarsi completamente con il resto del complesso residenziale. Servendo energicamente un intero quartiere». Due macchine da 27 tonnellate l’una che per arrivare in Russia, verranno trasportate via nave da Trieste.

BUSINESS COGENERAZIONE – Vivace, la situazione imprenditoriale nostrana. Con strategie di espansione e investimenti per assicurarsi fette di mercato e obiettivi di crescita. Tra le ultime operazioni, l’acquisizione del gruppo di Tortona Heat and Power, specializzato nella produzione di energia ad alta efficienza tramite cogenerazione, di un’altra grossa azienda operante nel medesimo ambito, la lombarda Genergia. Diventando, in questo modo, il leader italiano della gestione in remoto degli impianti industriali e del terziario, settori che stanno aprendosi sempre di più a questo tipo di tecnologia. «La richiesta di cogenerazione», spiega Andrea Tomaselli, amministratore unico di Heat and Power, «sta diventando sempre più forte. A muovere la domanda non è solo il risparmio, ma anche la garanzia di lavorare ad alta efficienza. Un obiettivo ormai prioritario per qualsiasi tipo di impresa».

Carlotta Clerici
3 agosto 2012 (modifica il 6 agosto 2012)

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